Il recital teatrale e musicale traccia un parallelo tra le vite delle due cantautrici (Raissa Avilés e Chavela Vargas), partendo dall’infanzia di Avilés e culminando con la scomparsa dell’artista messicana di fama internazionale. In particolare, l’opera mette in luce come entrambe siano state profondamente influenzate dalla musica ranchera. Da una parte, Avilés ha trascorso la sua infanzia immersa in queste melodie, mentre dall’altra la carriera artistica di Chavela è stata plasmata da tale genere musicale. Lo spettacolo racconta vari momenti salienti della vita di Chavela, suscitando nel pubblico empatia per le sfide affrontate dall’artista durante il suo percorso creativo. Avilés stabilisce un legame tra gli eventi della propria vita e quelli di Chavela, soprattutto concentrandosi sugli eventi traumatici. Lo spettacolo trasporta il pubblico in un’atmosfera in cui la musica ricrea il contesto storico, sfruttando la sinergia tra recitazione e melodia fino a condurre gli spettatori verso una catarsi teatrale. In questo modo, riesce a far percepire al pubblico la vita di Chavela come se fosse parte di lei stessa.
Nelle settimane seguenti, i corsi di Italiano 4 e 5 hanno avuto l’opportunità di riunirsi per discutere insieme delle impressioni ed emozioni lasciate dal recital e creare insieme una locandina o un manifesto che attraverso frasi e parole descrivesse i messaggi più rilevanti dell’opera.
Recensione e a cura degli studenti e studentesse del corso di Italiano 5: Sofía Agudelo, Emiliano Gómez, Paula León Philip Ramírez, David Rincón, Marianna Rodríguez.
Locandine realizzate dagli studenti del corso di Italiano 4 e 5 con la guida di John Cuevas e Maddalena Zanardi, docenti di Italiano dell’università.